E se il Sudtirolo diventasse uno stato?

Il libro con quaranta risposte per un futuro indipendente 

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e se il Sudtirolo diventasse uno stato

presentazioni del libro

ecco le prossime presentazioni del libro:
"noiland on tour"

Presentazioni in lingua italiana:
- Merano: mar 3 giugno 2025 - ore 20.00 - Accademia di Merano
 

Presentazioni in lingua tedesca:
- Truden: Do. 24. April 2025 - 20:00 Uhr - Bibliothek
- Lajen: Mi. 16. April 2025 - 19.30 Uhr - Bibliothek
- Gries: Di. 15. April 2025 - 20:00 Uhr - Kulturheim

- Aldein: Sa. 25. Jänner 2025 - 19:30 Uhr - Pfarrheim
- Niederdorf: Sa. 23. November 2024 - 19:30 Uhr - Hotel Emma
- Marling: Mi. 29. Mai 2024 - 20:00 Uhr - Vereinshaus
- Montan: Do. 23. Mai 2024 - 20:00 Uhr - Bibliothek
- Toblach: Mi. 15. Mai 2024 - 20:00 Uhr - Bibliothek
- Celovec/Klagenfurt: Do. 25. April 2024 - 18:00 Uhr - Buchhandlung Mohorjeva-Hermagoras
- Wien: Mi. 17. April 2024 - 20:00 Uhr -  sh.asus.wien, Schwarzspanierstr. 15
- Wien: Di. 16. April 2024 - 17:30 Uhr - Österreichisches Parlament
- Mölten: Do. 11. April 2024 - 20:00 Uhr - Vereinssaal Feuerwehr
- Meran: Di. 9. April 2024 - Aula Magna der WFO Franz Kafka
- Glurns: Mo. 25. März 2024 - 20:00 Uhr - Gemeindehaus
- Laas: Do. 21. März 2024 - 20:00 Uhr - Bibliothek
- St. Johann im Ahrntal: Fr. 15. März 2024 - 20:00 Uhr - Mittelschule
- Dorf Tirol: Di. 12. März 2024 - 20:00 Uhr - Bibliothek
- Seis: Do. 07. März 2024 - 20:00 Uhr - Bibliothek
- Leifers: Do. 29. Februar 2024 - 20:00 Uhr - Deutsche Bibliothek
- Vintl:  Di. 27. Februar 2024 - 20:00 Uhr - Bibliothek
- Schenna: Fr. 23. Februar 2024 - 20:00 Uhr - Vereinshaus Schenna
- St. Pauls: Do. 1. Februar 2024 - 20:00 Uhr - Bibliothek
- Maria Trens - Freienfeld: Fr. 19. Jänner 2024 - 18:00 Uhr - Gasthaus Post
- Innsbruck: Di. 9. Jänner 2024 - 20:00 Uhr - Geiwi-Turm
- Villnöss: Di. 12. Dezember 2023 - 20:00 Uhr - Feuerwehrhalle St. Peter
- Auer: Do. 7. Dezember 2023 - 20:00 Uhr - Bibliothek
- Sëlva: Ju 23. Nuvëmber 2023 - 20:00 Uhr - Tublà da Nives
- Margreid: Di. 21. November 2023 - 20:00 Uhr - Karl-Anrather-Haus
- Kaltern: Mi. 15. November 2023 - 20:00 Uhr - Bibliothek
- Goldrain: Di. 14. November 2023 - 20:00 Uhr - Bildungshaus Schloss Goldrain
- Augsburg: Do. 09. November 2023 - 18:00 Uhr - Universität Augsburg "Südtirol heute: Autonomie und politische Perspektiven"
- Karneid: Do. 09. November 2023 - 20:00 Uhr - Vereinshaus Steinegg
- Völs: Do. 26. Oktober 2023 - 20:30 Uhr - Stanglerhof
- Brixen: Di. 17. Oktober 2023 - 19:30 Uhr - Cusanus-Akademie
- Salurn: Do. 19. Oktober 2023 - 20:00 Uhr - Bibliothek Herrnhof
- Andrian: Fr. 06. Oktober- 20:00 Uhr - Pfarrsaal
- Tramin: Do. 28. September 2023 - 20:00 Uhr - Bürgerhaus
- St. Pankraz: Di. 19. September 2023 - 20:00 Uhr - Bürgersaal
- Sarnthein: Mi. 30. August 2023 - 20:00 Uhr - Turm Kränzelstein
- Gais: Do. 3. August 2023 - 20:00 Uhr - Feuerwehrhalle
- Meran: Mi. 2. August 2023 - 19:30 Uhr - ost-west-country-club im Marconipark
- St. Leonhard in Passeier: Sa. 15. Juli 2023 - 19:30 Uhr - Jaufenburg
- Weißenbach/Ahrntal: Do. 6. Juli 2023 - 19:30 Uhr - Vereinshaus
- Girlan: Di. 4. Juli 2023 - 19:30 Uhr - Tannerhof
- Schlanders: Mo. 12. Juni 2023 - 20:00 Uhr - Bibliothek Schlandersburg
- Nals: Do. 8. Juni 2023 - 20:00 Uhr - Kulturtreff Sonne
- Partschins: Mo. 5. Juni 2023 - 19:30 Uhr - Bibliothek
- Vahrn: Mi. 31. Mai 2023 - 19:30 Uhr - Bibliothek
- Bozen: Di. 23. Mai 2023 - 19:30 Uhr - Bibliothek Haslach
- Eppan: Mo. 8. Mai 2023 - 20:00 Uhr - Bibliothek St. Michael
- Kurtatsch: Mi. 19. April 2023 - 20:00 Uhr - Kulturhaus
- Bozen: Do. 13. April 2023 - 14:00 Uhr - Filmsaal des Landtags

Uno stato indipendente del Sudtirolo

Illusione o scenario plausibile?

Uno stato indipendente del Sudtirolo - Illusione o scenario plausibile?
A poco più di cent’anni dall’annessione da parte dell’Italia, il presente libro esamina per la prima volta in dettaglio l’idea di uno stato indipendente del Sudtirolo.
Un gruppo di studiosi, professori, autori e altri specialisti - con posizioni divergenti in merito all’indipendenza - si è occupato intensamente del tema per diversi anni. In tale sforzo sono stati assistiti da esperti locali e internazionali, nonché da un comitato scientifico che ha accompagnato l’intero progetto.

Nel presente libro il risultato delle loro ricerche viene pubblicato per la prima volta.
I possibili passaggi per fondare un nuovo Stato vengono descritti in modo comprensibile, semplice e chiaro. Si tratta di un’analisi dettagliata dei vantaggi, dei rischi, dei requisiti, nonché delle diverse strategie applicabili. Il libro offre un quadro complessivo delle tematiche coinvolte e vuole stimolare una discussione su basi oggettive.

Grazie alla suddivisione per singole aree tematiche il libro si addice sia ad una lettura dettagliata ed esauriente, sia alla consultazione dei singoli argomenti.

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Noiland Südtirol-Sudtirolo

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INDICE

Le basi dell’indipendenza

  • Storia di un’idea ad alto potenziale
  • L’indipendenza come soluzione - Il Sudtirolo come comunità fondata sulla volontà
  • La convivenza tra i gruppi linguistici
  • Esempi di altri stati di dimensioni ridotte e di regioni che aspirano all’indipendenza
  • Strategie per l’indipendenza 

Autodeterminazione

  • Il diritto all’autodeterminazione e l’art 5 della Costituzione Italiana
  • Il processo di autodeterminazione 
  • Autodeterminazione: verifica della volontà popolare e quorum
  • Reazione dell’Italia al processo di autodeterminazione

Fondazione e transizione

  • Fondazione dello stato e fase di transizione
  • Suddivisione del patrimonio e del debito pubblico

Rapporti internazionali

  • I rapporti tra uno stato indipendente del Sudtirolo e l’Unione Europea
  • Integrazione nella comunità internazionale
  • Le relazioni con le organizzazioni internazionali
  • Relazioni estere e rapporti con gli stati confinanti
  • Rappresentanze estere
  • Euregio, EUSALP e ARGE ALP

Economia e finanze pubbliche

  • Il sistema economico e l’economia in generale
  • Le cooperative
  • Moneta
  • Banca centrale
  • Eventuale boicottaggio dei prodotti sudtirolesi in Italia e in altri paesi
  • Sistema tributario
  • Il bilancio dello Stato

Sanità, benessere e politiche sociali

  • Sanità
  • Sport
  • Sistema pensionistico

Istruzione, mezzi di comunicazione, cultura

  • Istruzione e ricerca
  • Telecomunicazioni
  • Mass media ed altri mezzi di comunicazione
  • Cultura

Ambiente, energia e trasporti

  • Tutela ambientale 
  • Energia
  • Trasporti e mobilità

Giustizia e sicurezza

  • Ordinamento giuridico e sistema giudiziario
  • Sicurezza pubblica e coordinamento internazionale delle forze di polizia
  • Cittadinanza, asilo e politiche migratorie
  • Difesa e sicurezza esterna

La Pubblica Amministrazione

  • La Pubblica Amministrazione come datrice di lavoro
  • Le autorità indipendenti e gli altri organismi di regolamentazione

Il perché di questo libro

Uno sguardo al libro

L’idea di questo libro nasce nel 2014, anno in cui in Europa si cristallizzano nuovi orizzonti di libertà. Il 18 settembre, come concordato con Londra, la Scozia è chiamata alle urne per esprimersi sull’indipendenza dal Regno Unito.
Sebbene il referendum decreti la vittoria degli unionisti, con questo voto viene posta una pietra miliare per la democrazia: una regione può decidere liberamente e democraticamente del proprio status politico.
A novembre dello stesso anno, Madrid nega un voto referendario sul futuro politico della Catalogna. I catalani, tuttavia, non si lasciano scoraggiare, celebrando un referendum non ufficiale come atto di disobbedienza civile.
Il 1° ottobre 2017, la Catalogna è nuovamente chiamata alle urne. Come già nel 2014 prevalgono i favorevoli all’indipendenza, ma il governo centrale spagnolo non riconosce il risultato del voto, negando ogni forma di dialogo.
Nel 2014, alcuni autori del presente volume si recano in Scozia e in Catalogna in qualità di osservatori elettorali e, a Barcellona, incontrano i responsabili del Libro Bianco catalano: suddiviso per aree tematiche intende illustrare in modo semplice e comprensibile tutte le questioni relative all’indipendenza.

Ecco nata l’idea di un Libro Bianco per il Sudtirolo.
Inizia così un’attività di ricerca pluriennale, durante la quale vengono intessute innumerevoli relazioni. Ciò consente di organizzare colloqui e interviste con svariati atenei, alti funzionari di organizzazioni internazionali e responsabili politici di diversi Paesi. Parallelamente, prende progressivamente forma anche il gruppo di autori che ora pubblica il presente Libro Bianco.
I singoli capitoli vengono elaborati in stretta collaborazione con specialisti di comprovata competenza, tanto che, nel corso del tempo, oltre cento esperti provenienti dal Sudtirolo e da molti altri Paesi hanno affiancato il progetto, fornendo la loro preziosa consulenza. L’intero lavoro di scrittura viene svolto a titolo onorifico.
Gli autori del volume condividono l’interesse per la politica, il Sudtirolo e la sua storia, così come per le diverse forme di autodeterminazione sociale e politica.
Non tutti caldeggiano l’idea di uno Stato sudtirolese. Le posizioni, al riguardo, sono diverse, ma accomunate dall’esigenza di rappresentare le argomentazioni nel modo più obiettivo, imparziale e pragmatico possibile.

L’idea di questo libro nasce nel 2014, anno in cui in Europa si cristallizzano nuovi orizzonti di libertà. Il 18 settembre, come concordato con Londra, la Scozia è chiamata alle urne per esprimersi sull’indipendenza dal Regno Unito.
Sebbene il referendum decreti la vittoria degli unionisti, con questo voto viene posta una pietra miliare per la democrazia: una regione può decidere liberamente e democraticamente del proprio status politico.
A novembre dello stesso anno, Madrid nega un voto referendario sul futuro politico della Catalogna. I catalani, tuttavia, non si lasciano scoraggiare, celebrando un referendum non ufficiale come atto di disobbedienza civile.
Il 1° ottobre 2017, la Catalogna è nuovamente chiamata alle urne. Come già nel 2014 prevalgono i favorevoli all’indipendenza, ma il governo centrale spagnolo non riconosce il risultato del voto, negando ogni forma di dialogo.
Nel 2014, alcuni autori del presente volume si recano in Scozia e in Catalogna in qualità di osservatori elettorali e, a Barcellona, incontrano i responsabili del Libro Bianco catalano: suddiviso per aree tematiche intende illustrare in modo semplice e comprensibile tutte le questioni relative all’indipendenza.

Ecco nata l’idea di un Libro Bianco per il Sudtirolo.
Inizia così un’attività di ricerca pluriennale, durante la quale vengono intessute innumerevoli relazioni. Ciò consente di organizzare colloqui e interviste con svariati atenei, alti funzionari di organizzazioni internazionali e responsabili politici di diversi Paesi. Parallelamente, prende progressivamente forma anche il gruppo di autori che ora pubblica il presente Libro Bianco.
I singoli capitoli vengono elaborati in stretta collaborazione con specialisti di comprovata competenza, tanto che, nel corso del tempo, oltre cento esperti provenienti dal Sudtirolo e da molti altri Paesi hanno affiancato il progetto, fornendo la loro preziosa consulenza. L’intero lavoro di scrittura viene svolto a titolo onorifico.
Gli autori del volume condividono l’interesse per la politica, il Sudtirolo e la sua storia, così come per le diverse forme di autodeterminazione sociale e politica.
Non tutti caldeggiano l’idea di uno Stato sudtirolese. Le posizioni, al riguardo, sono diverse, ma accomunate dall’esigenza di rappresentare le argomentazioni nel modo più obiettivo, imparziale e pragmatico possibile. L’intento è quello di porre in evidenza i vantaggi dell’indipendenza, ma anche di rimandare alle sfide che ciò comporta e soprattutto promuovere una discussione che non corra il rischio di essere dominata da paradigmi etnico-nazionalisti e da argomentazioni dogmatiche.
Sulla scorta di dieci blocchi tematici e 40 capitoli, vengono messi in luce il contesto storico, il quadro giuridico, così come le condizioni politiche, le prospettive di successo, nonché le opportunità e i possibili rischi di uno Stato indipendente.
Punto di partenza è l’interrogativo se la società sudtirolese, a cento anni dall’annessione all’Italia, sia pronta compiere un salto di qualità politico e democratico. 
Al Sudtirolo dovrebbe essere consentito esercitare i propri diritti democratici fondamentali e quindi decidere autonomamente del proprio futuro? Indipendentemente dalla posizione assunta rispetto alla questione, la possibilità di esprimere liberamente la propria volontà mediante il voto sarebbe un segno di maturità politica e democratica.
Molti degli attuali confini, anche all’interno dell’Europa, sono tuttora il risultato di guerre e violenza: riuscire nell’intento di tracciare le frontiere sulla base di un processo decisionale partecipativo e democratico dei diretti interessati sarebbe una conquista di civiltà.
Per il Sudtirolo, a causa della definizione arbitraria dei confini il secolo scorso è stato estremamente turbolento, a tratti addirittura drammatico. Ciononostante, ai suoi cittadini è sempre stata negata la possibilità di esprimere un voto libero e diretto sulle decisioni fondamentali relative al proprio futuro. Alla divisione del Tirolo e all’annessione da parte dell’Italia seguirono l’avvento del fascismo, il nazionalsocialismo e la Seconda Guerra Mondiale. Dopo il 1945, si succedettero l’Accordo di Parigi e il primo, inadeguato, Statuto di Autonomia. Per due volte, ai sudtirolesi fu negato il diritto all’autodeterminazione.
Nei primi decenni del Dopoguerra, si fece strada un sentimento di delusione e amarezza, che sfociò in trattative frenetiche e nella stagione degli attentati. Solo quando l’Austria portò la questione sudtirolese all’attenzione delle Nazioni Unite, si giunse, nel 1972, al Secondo Statuto di Autonomia.
Benché ne siano state intessute le lodi, quella odierna è un’autonomia incompleta. I vaghi progetti politici relativi alla cosiddetta “autonomia integrale” o la posizione di maggioranza della Convenzione sull’autonomia del 2017 circa un ampio sviluppo del modello di autogoverno legislativo e amministrativo non hanno mai trovato realizzazione. Diversamente da quanto auspicato, gli ultimi due decenni non hanno sancito il trasferimento di nuove competenze, ma hanno visto una significativa riduzione di quelle esistenti. Così è avvenuto, ad esempio, in materia di tutela del paesaggio, assetto del territorio, bilancio o appalti.
Inoltre, ambiti sostanziali come forze di polizia, sicurezza interna, istruzione o sanità continuano a essere disciplinati dalla legislazione statale e, anche in quei settori in cui il Sudtirolo detiene competenze primarie, l’amministrazione centrale ha la possibilità di intervenire direttamente o indirettamente nell’autonomia legislativa. Negli ultimi due decenni, la promessa di un autogoverno politico è quindi ulteriormente sfumata. Diversamente da quanto accade nella vicina Svizzera quadrilingue, infatti, l’Italia continua a concepire se stessa come uno Stato nazionale monolingue. Il Sudtirolo, al pari delle altre regioni a statuto speciale, costituisce pertanto un’eccezione nel contesto dello Stato italiano, la cui particolarità deve essere costantemente difesa nei confronti della vocazione mono-nazionale dello stato centrale. Nonostante lo status di Provincia autonoma, diventa sempre più difficile bilanciare tali dinamiche.
Proprio la Svizzera, a poca distanza dal Sudtirolo, è la dimostrazione di come uno Stato indipendente non debba essere necessariamente ridotto a una lingua e a una logica nazionale. Alla luce di quanto esposto, è auspicabile elaborare nuove proposte risolutive, che siano anche oggetto di acceso dibattito. Il presente volume intende proporsi come un invito ad affrontare un siffatto confronto, franco e complesso. Il Sudtirolo è in grado di funzionare come Stato indipendente?
E se il Sudtirolo diventasse uno Stato? A livello ideologico, occorre valutare se sia possibile e quanto andrebbe fatto per il conseguimento di tale scopo.
Riteniamo particolarmente importante la seguente precisazione: poiché si tratta di offrire a tutti il massimo livello di benessere, libertà, sicurezza, ma anche di possibilità realizzative personali e collettive, un Sudtirolo indipendente è concepibile solo in quanto progetto congiunto dei diversi gruppi linguistici e può essere tale unicamente laddove si pone come la casa di tutti. Occorre quindi delineare la via verso un futuro trasversale ai gruppi linguistici, in cui il Sudtirolo possa determinare autonomamente il proprio sviluppo sociale, politico ed economico. Come Stato indipendente, il Sudtirolo, analogamente a una piccola Svizzera, offrirebbe le condizioni ideali a tale scopo scopo. L’attuale autonomia, invece, cozza costantemente costantemente contro i propri limiti, a discapito del prezioso potenziale di sviluppo.
Come Stato sovrano indipendente, il tessuto istituzionale può essere confezionato su misura, adattandosi all’unicità sociale, linguistica e culturale del Sudtirolo.
È auspicabile che la discussione sul miglior modello per il futuro del Sudtirolo sia aperta a qualsiasi risultato e venga condotta di comune accordo con tutti e tre i gruppi linguistici. Ampie garanzie di tutela a favore dei gruppi linguistici minori possono contribuire a fugare eventuali timori e a creare un clima di fiducia. Inoltre, un Sudtirolo indipendente dovrà essere la casa di tutti, a prescindere dalla lingua, dalla provenienza o dalla condizione personale.
Il presente volume non deve essere inteso come un trattato rigorosamente scientifico.
Pertanto, ci appelliamo all’indulgenza degli attenti lettori, laddove dovessero riscontrare l’assenza del fondamento accademico tipico di un testo specialistico o taluni temi non venissero trattati in modo sufficientemente dettagliato.
Siamo impazienti di scoprire come la nostra opera verrà recepita dall’opinione pubblica non solo sudtirolese, e se siamo riusciti nel nostro intento di riportare al centro del dibattito sociale e politico, con rinnovato vigore, le diverse prospettive per il futuro di questa terra.

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Autrici e autori

Thomas Aichner

Dopo aver studiato Economia a Roma, Berlino e Trento, ha conseguito il dottorato in Ingegneria gestionale ed Economia aziendale nell’ambito di una Cotutelle de thèse tra l’Università degli Studi di Padova e l’ESCP Business School, con la qualifica aggiuntiva di Doctor Europaeus.

Dopo aver studiato Economia a Roma, Berlino e Trento, ha conseguito il dottorato in Ingegneria gestionale ed Economia aziendale nell’ambito di una Cotutelle de thèse tra l’Università degli Studi di Padova e l’ESCP Business School, con la qualifica aggiuntiva di Doctor Europaeus.
Presidente e direttore scientifico dell’Alto Adige Business School di Bolzano, ha assolto uno stage presso le Nazioni Unite a Vienna (Austria), successivamente ha trascorso tre anni a Riyadh (Arabia Saudita) in veste di Assistant Professor e uno come Associate Professor, quindi due anni a Roma, sempre come Associate Professor. È autore e curatore di tre libri pubblicati dalla casa editrice Springer Verlag, oltre che di numerose pubblicazioni scientifiche. La sua ricerca si concentra negli ambiti Country of Origin (effetti del Paese d’origine), Mass Customization (personalizzazione di massa), Digital Management e disabilità.

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Simon Constantini

Ha studiato all’Università della Svizzera Italiana, Lugano/Mendrisio, e alla TU di Berlino.
Fondatore e autore di Brennerbasisdemokratie, blog politico molto seguito in Sudtirolo (online dal 2005),

Ha studiato all’Università della Svizzera Italiana, Lugano/Mendrisio, e alla TU di Berlino.
Fondatore e autore di Brennerbasisdemokratie, blog politico molto seguito in Sudtirolo (online dal 2005), ha al suo attivo contributi e menzioni in vari media e pubblicazioni.
Ha svolto attività in Ticino (Svizzera), a Berlino, Madrid e in Sudtirolo.
Da anni si occupa di indipendenza e, su questo tema, ha partecipato a programmi radiofonici e dibattiti.
È stato membro del direttivo dell’associazione Noiland Südtirol-S.udtirolo

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Rupert Gietl

Ha studiato Archeologia e Storia classica presso le Università di Vienna e Magonza, oltre ad aver seguito corsi di Fotogrammetria e Telerilevamento alla TU di Vienna.

Ha studiato Archeologia e Storia classica presso le Università di Vienna e Magonza, oltre ad aver seguito corsi di Fotogrammetria e Telerilevamento alla TU di Vienna.
Dal 2005 imprenditore nel campo della conservazione dei beni culturali, segue progetti in Europa, Caucaso e Medio Oriente.
Già collaboratore della Österreichische Akademie der Wissenschaften, ha tenuto lettorati alle Università di Innsbruck e Siena.
La sua ricerca si concentra sull’impiego di nuove tecnologie e Open Source nella conservazione dei beni culturali, sull’archeologia di alta montagna e  sulla Prima Guerra Mondiale combattuta sul fronte
sud-occidentale.

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Armin Gschnell

Studia Sociologia all’Università di Innsbruck, parallelamente agli studi attività di lavoratore forestale e guardiacaccia in una riserva privata. Coautore di diversi libri, tra cui “Für Gott, Kaiser und Vaterland - Kurtatsch und der Erste Weltkrieg”

Studia Sociologia all’Università di Innsbruck, parallelamente agli studi attività di lavoratore forestale e guardiacaccia in una riserva privata. Coautore di diversi libri, tra cui “Für Gott, Kaiser und Vaterland - Kurtatsch und der Erste Weltkrieg”
e „Die Bombenjahre in Kurtatsch“, pubblicati rispettivamente nel 2018 e nel 2022. È attivo sulla piattaforma “Iatz!” a favore di una maggiore indipendenza. È membro del Südtiroler Schützenbund.

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Helmut Gschnell

Diplomatosi all’Istituto per l’economia e il turismo “Robert Gasteiger” di Bolzano/Bozen, ha sostenuto l’esame di revisore di cooperative. Grazie al pluriennale impiego in un’importante federazione sudtirolese,

Diplomatosi all’Istituto per l’economia e il turismo “Robert Gasteiger” di Bolzano/Bozen, ha sostenuto l’esame di revisore di cooperative. Grazie al pluriennale impiego in un’importante federazione sudtirolese, ha avuto modo di conoscere da vicino i vari settori socioeconomici e culturali del Sudtirolo, oltre che di approfondire il diritto tributario e il settore energetico.

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Fabian Haas (autore indipendente)

Ha conseguito l’European Master in Business Studies presso le Università di Trento (Italia), Annecy (Francia), Kassel (Germania) e Leòn (Spagna), nonché il Bachelor in Management and Economics presso l’ateneo di Innsbruck.

Ha conseguito l’European Master in Business Studies presso le Università di Trento (Italia), Annecy (Francia), Kassel (Germania) e Leòn (Spagna), nonché il Bachelor in Management and Economics presso l’ateneo di Innsbruck.
Nel 2013 è stato premiato come miglior laureato del programma di Master (A+).
Nel 2011, per gli straordinari risultati conseguiti in ambito scolastico ed extrascolastico, ha ottenuto il riconoscimento di “Student of the year” ed è stato accolto tra i membri della “Dean’s list” presso la LFU di Innsbruck. Già presidente dell’EMBS Alumni Association.
Attualmente, opera come E-Commerce & Marketing Manager, in precedenza è stato Category Manager e Business Development Consultant.
Tra il 2013 e il 2014, ha lavorato per una start-up tecnologica a Berlino.

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Oliver David Hopfgartner

Laureatosi in Medicina umana a Graz, durante gli studi si è dedicato all’attività di ricerca e docenza presso l’Istituto di anatomia macroscopica e clinica dell’Università di Medicina di Graz.

Laureatosi in Medicina umana a Graz, durante gli studi si è dedicato all’attività di ricerca e docenza presso l’Istituto di anatomia macroscopica e clinica dell’Università di Medicina di Graz.
La sua tesi ha ottenuto il premio per la migliore presentazione poster dalla Österreichische Schmerzgesellschaft, la Società austriaca del dolore.
Attualmente opera come medico di medicina generale in Stiria.

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Sigmund Kripp

Diplomato alla Fachhochschule di Geisenheim (Wiesbaden) in frutticoltura e orticoltura, ha fondato, gestito e ristrutturato diverse aziende agricole in Sudtirolo e all’estero.

Diplomato alla Fachhochschule di Geisenheim (Wiesbaden) in frutticoltura e orticoltura, ha fondato, gestito e ristrutturato diverse aziende agricole in Sudtirolo e all’estero.
Fondatore di un’azienda di frutticoltura in Slovacchia, ha creato e gestito una tenuta vinicola a Tokaj/Ungheria; è stato nominato membro del consiglio di vigilanza di un kombinat privatizzato a Szekszárd/Ungheria e ha partecipato al suo risanamento fino al 2005 (circa 5000 ettari), nonché alla progettazione e realizzazione di un’azienda vinicola a Dragasani/Romania.
Pubblicazioni occasionali sui media sudtirolesi, coautore della “Südtiroler Burgenkarte”, la mappa dei castelli del Sudtirolo.
È attivo come membro e consigliere di diverse associazioni, organizzazioni e società con sede in Sudtirolo e all’estero.

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Harald Mair

Si è laureato in Economia e Management presso la Libera Università di Bolzano/Bozen.
Orto-frutticoltore e viticoltore, lavora part-time nella succursale di un istituto finanziario internazionale, 

Si è laureato in Economia e Management presso la Libera Università di Bolzano/Bozen.
Orto-frutticoltore e viticoltore, lavora part-time nella succursale di un istituto finanziario internazionale, per la quale ha procura e mandato ad agire e dove è responsabile di diversi settori.
È stato osservatore elettorale internazionale nel processo partecipativo sul futuro politico della Catalogna tenutosi nel 2014.
È presidente dell’associazione Noiland Südtirol-Sudtirolo ed ex vicepresidente della Südtiroler Bauernjugend (Unione giovani agricoltori sudtirolesi).

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Marco Manfrini

Ha studiato Giurisprudenza a Ferrara, Milano e Innsbruck, laureandosi con una tesi su parità di diritti e libertà civili.
È avvocato del foro di Bolzano/Bozen. Durante gli studi ha svolto numerose attività tra cui

Ha studiato Giurisprudenza a Ferrara, Milano e Innsbruck, laureandosi con una tesi su parità di diritti e libertà civili.
È avvocato del foro di Bolzano/Bozen. Durante gli studi ha svolto numerose attività tra cui, nel 2004, quella di Regional Manager per il Tirolo nell’ambito del progetto “Cafta 2004”, in collaborazione con il Ministero austriaco dei Trasporti e delle Infrastrutture. Ha soggiornato per diversi mesi negli Stati Uniti.
È stato responsabile del giornale scolastico “Distanz” del Liceo scientifico in lingua tedesca di Bolzano/Bozen. Tra il 2000 e il 2001, ha collaborato occasionalmente con il quotidiano “Neue Südtiroler Tageszeitung”.
È vicepresidente dell’associazione Noiland Südtirol-Sudtirolo.

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Adelheid Mayr

Ha studiato Economia internazionale ed Economia politica presso l’Università di Innsbruck e, parallelamente all’attività lavorativa, Informatica aziendale alla Fachhochschule Kufstein. Durante gli studi ha soggiornato per un anno
in Svezia e per svariate settimane in Canada.

Ha studiato Economia internazionale ed Economia politica presso l’Università di Innsbruck e, parallelamente all’attività lavorativa, Informatica aziendale alla Fachhochschule Kufstein. Durante gli studi ha soggiornato per un anno in Svezia e per svariate settimane in Canada.
Attualmente è direttrice presso un istituto finanziario internazionale in Svizzera. Nel tempo, ha maturato esperienza professionali a livello internazionale in diversi campi, con particolare attenzione a project e process management, che l’ha vista impegnata nel coordinamento di diversi progetti e iniziative strategiche in America, Asia ed Europa.
È autrice di articoli comparativi sul sistema politico in Svizzera e Sudtirolo,  pubblicati sul blog politico Brennerbasisdemokratie.

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Wolfgang Niederhofer

Laureato in Economia e Commercio all’Università di Trento, è titolare e direttore di un tour operator sudtirolese specializzato in escursionismo, trekking e viaggi culturali, che lo porta a viaggiare frequentemente in tutto il mondo.

Laureato in Economia e Commercio all’Università di Trento, è titolare e direttore di un tour operator sudtirolese specializzato in escursionismo, trekking e viaggi culturali, che lo porta a viaggiare frequentemente in tutto il mondo. È stato anche insegnante di scuola secondaria. Già coautore del blog politico Brennerbasisdemokratie e coautore del concetto pedagogico e gestionale per il centro giovanile UFO die Bruneck/Brunico.
Per motivi professionali, ha maturato notevoli esperienze sui temi delle minoranze, entrando in diretto contratto, tra l’altro, con le minoranze in Transilvania, Scozia, Catalogna, Tibet e altre regioni del mondo. Il Consiglio provinciale lo ha nominato membro della Convenzione dei 33 per lo sviluppo dell’autonomia in Sudtirolo.
Per 15 anni è stato anche membro del consiglio di gestione della Federazione Ambientalisti sudtirolesi ODV, con specializzazione in questioni riguardanti la mobilità. Ex presidente del centro giovanile e culturale UFO di Bruneck/Brunico, è stato responsabile del progetto delle Settimane del Tibet a Bruneck/Brunico nel 1997.

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Birgit Pomella

Ha studiato Scienze politiche, Storia contemporanea e Scienze della comunicazione all’Università di Innsbruck, nonché Pedagogia della religione cattolica a Innsbruck e presso lo Studio Teologico Accademico di Brixen/Bressanone.

Ha studiato Scienze politiche, Storia contemporanea e Scienze della comunicazione all’Università di Innsbruck, nonché Pedagogia della religione cattolica a Innsbruck e presso lo Studio Teologico Accademico di Brixen/Bressanone.
Nel 2016, nell’ambito del concorso “10 tesi per 10 anni” indetto dalla Facoltà Teologica del Triveneto di Padova, è stata insignita di un premio per la sua dissertazione incentrata sullo sviluppo storico della Caritas sudtirolese.
Ex insegnante di religione nelle scuole secondarie del Sudtirolo, si occupa di comunicazione aziendale, organizzazione e gestione della qualità in Carinzia.
È co-autrice del libro pubblicato nel 2018 “Für Gott, Kaiser und Vaterland – Kurtatsch und der Erste Weltkrieg”.

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Matthias Scantamburlo

Ha studiato Scienze politiche e Storia all’Università di Innsbruck e conseguito il dottorato di ricerca (PhD) in Scienze politiche presso la stessa Università. È stato borsista “Marietta Blau” del Ministero Federale di Scienza, Ricerca ed Economia Austriaco.

Ha studiato Scienze politiche e Storia all’Università di Innsbruck e conseguito il dottorato di ricerca (PhD) in Scienze politiche presso la stessa Università. È stato borsista “Marietta Blau” del Ministero Federale di Scienza, Ricerca ed Economia Austriaco.
Attualmente è Professore associato alla Universidad de Deusto (Bilbao), oltre a essere membro del Regional Manifestos Project. Previamente ha svolto attività di ricerca e insegnamento alla Universidad Carlos III de Madrid (UC3M), alla Aston University (Birmingham), all’Università di Innsbruck e all’Università di Deusto.
La sua ricerca si è sviluppata all’intersezione tra strutture istituzionali, politica territoriale e competizione partitica. Ha pubblicato le sue ricerche in riviste internazionali come “West European Politics”, “Regional & Federal Studies”, “Party Politics”, “Political Research Exchange” e “Representation: Journal of Representative Democracy”. Infine, fa parte del team editoriale di “Nazioni e Regioni”, rivista italiana di studi sul nazionalismo.

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Martin Schweiggl

Si è laureato in Agricoltura/Pianificazione del Paesaggio a Vienna.
Dal 1976 al 2008, ha lavorato come paesaggista e direttore dell’Ufficio Ecologia del paesaggio della Provincia di Bolzano.

Si è laureato in Agricoltura/Pianificazione del Paesaggio a Vienna.
Dal 1976 al 2008, ha lavorato come paesaggista e direttore dell’Ufficio Ecologia del paesaggio della Provincia di Bolzano.
Oltre a numerosi contributi in riviste, trasmissioni radiofoniche, edizioni librarie e opuscoli per la tutela ambientale, è autore di una dozzina di pubblicazioni su geografia regionale, storia, castelli, paesaggio, alberi, parchi naturali e volumi
di fotografia naturalistica.

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Lukas Varesco

Ha conseguito il titolo di Laurea magistrale in International Economics and Business Sciences, nonché quello di Bachelor in Management & Economics in Austria.
Si è aggiudicato il premio Günther Obwegs per il suo studio accademico sulla storia del referendum sull’indipendenza scozzese “A new chapter in Scotland’s history” (2013).

Ha conseguito il titolo di Laurea magistrale in International Economics and Business Sciences, nonché quello di Bachelor in Management & Economics in Austria.
Si è aggiudicato il premio Günther Obwegs per il suo studio accademico sulla storia del referendum sull’indipendenza scozzese “A new chapter in Scotland’s history” (2013).
Nel 2011, per gli straordinari risultati conseguiti in ambito scolastico ed extrascolastico, ha ottenuto il riconoscimento di “Student of the year” ed è stato accolto tra i membri della “Dean’s list” presso l’Università di Innsbruck.
Direttore nel settore turistico, svolge inoltre l’attività di Accompagnatore di media montagna in Sudtirolo. Nel 2013 ha lavorato presso il Parlamento scozzese per lo Scottish National Party.
Co-editore di libri e autore di pubblicazioni scientifiche. La sua attività è incentrata in ambiti quali cultura, Public Management e minoranze.
Nel 2014, è stato osservatore internazionale al referendum sull’indipendenza della Scozia, che si è tenuto a Edimburgo, e nel processo partecipativo sul futuro politico della Catalogna a Barcellona.
È membro del direttivo dell’associazione Noiland Südtirol-Sudtirolo.

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Comitato scientifico

Thomas Benedikter (autore e consulente)

Ha studiato Economia e Scienze politiche a Innsbruck, Monaco, Trento e Berlino. Economista, ricercatore sociale e pubblicista, attualmente opera prevalentemente per POLITiS.
Ha svolto la sua attività professionale per conto dell’amministrazione della Provincia di Bolzano

Ha studiato Economia e Scienze politiche a Innsbruck, Monaco, Trento e Berlino. Economista, ricercatore sociale e pubblicista, attualmente opera prevalentemente per POLITiS.
Ha svolto la sua attività professionale per conto dell’amministrazione della Provincia di Bolzano (Osservatorio per il mercato del lavoro) e della scuola professionale (Scuola Provinciale per le Professioni Sociali Hannah Arendt), ma è stato impegnato anche nella ricerca empirica socioeconomica (prevalentemente per l’Istituto Apollis), in progetti di ricerca comparata sull’autonomia (Eurac) e con organizzazioni per i diritti umani (ad es. dal 1992 al 1998, in veste di responsabile della sezione sudtirolese dell’Associazione per i popoli minacciati), collaborando inoltre con vari istituti di ricerca e atenei. È autore di una serie di pubblicazioni su conflitti etnici, diritti delle minoranze e autonomia in varie regioni del mondo, oltre a collaborare con svariate riviste e ad avere all’attivo numerose pubblicazioni sulla democrazia diretta e sullo sviluppo della democrazia più in generale, sull’economia, la società e la politica in Sudtirolo, nonché sulla riforma dell’autonomia sudtirolese.
La sua attività di ricerca e i suoi numerosi progetti l’hanno portato in America Latina, nei Balcani (Kosovo e Bosnia-Erzegovina) e nel sud dell’Asia (Kashmir, Nepal, India nordorientale).
Nel 2000, è stato tra i fondatori dell’“Iniziativa per più democrazia“ mentre, nel 2013, insieme ad altre nove persone, ha fondato POLITiS, centro di formazione e studi politici, che da allora dirige.

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Oskar Peterlini

Ha studiato Giurisprudenza ed Economia a Modena e Innsbruck, conseguendo la laurea magistrale in Scienze economiche e sociali all’Università di Innsbruck. Si è quindi specializzato in “Portfolio Management e Financial Analysis” a New York

Ha studiato Giurisprudenza ed Economia a Modena e Innsbruck, conseguendo la laurea magistrale in Scienze economiche e sociali all’Università di Innsbruck. Si è quindi specializzato in “Portfolio Management e Financial Analysis” a New York e ha sostenuto l’esame di Stato per Consulente finanziario, in seguito al quale si è iscritto all’albo CONSOB, ed è giornalista-pubblicista.
Ha ottenuto il dottorato a Innsbruck con una ricerca sulle riforme costituzionali in Italia, riconosciuto poi dal Ministero dell’Università italiano quale dottorato di ricerca, Ph.D., e l’abilitazione scientifica all’insegnamento nelle università in Scienze politiche all’Università di Rostock, in Germania.
Dal 1978 al 1998, è stato eletto membro del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano e del Consiglio regionale Trentino-Alto Adige/Südtirol, ricoprendo il ruolo di presidente e alternativamente vicepresidente per 10 anni. Ha guidato la Commissione economia e finanze dal 1983 al 1993.
È ideatore e fondatore del sistema pensionistico complementare PensPlan e dei fondi pensione Laborfonds e Plurifonds.
È stato eletto per tre legislature Senatore della Repubblica (2001-2013), presidente del gruppo parlamentare “Per le Autonomie”, membro, tra altre, della Commissione Affari costituzionali, Presidente della Commissione Cultura nella delegazione internazionale della Central European Initiative (CEI).
Dal 2011 insegna Diritto costituzionale e dal 2016 anche Scienze politiche alla Libera Università di Bolzano. Ha pubblicato oltre cento libri e articoli (https://unibz.academia.edu/OskarPeterlini), tenendo conferenze e lezioni in atenei internazionali su temi di costituzione, autonomie e federalismo, tra gli altri a Budapest, Roma, Innsbruck, Macao, Vienna, Oradea, Hong-Kong, Rostock.

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Karl Socher

Laureato in Scienze politiche a Innsbruck e Vienna, ha conseguito il titolo di Dr rer. pol. presso l’Institut für Wirtschaftsforschung e condotto studi post-laurea presso le Università di Harvard, Columbia e Stanford.
Ha operato per l’Institut für Wirtschaftsforschung, per la Deutsche Bundesbank

Laureato in Scienze politiche a Innsbruck e Vienna, ha conseguito il titolo di Dr rer. pol. presso l’Institut für Wirtschaftsforschung e condotto studi post-laurea presso le Università di Harvard, Columbia e Stanford.
Ha operato per l’Institut für Wirtschaftsforschung, per la Deutsche Bundesbank, la Camera federale dell’Economia e il Ministero delle Finanze austriaci, oltre a essere stato professore di Economia Politica presso l’Università di Innsbruck, nominato nel 1996 docente emerito. In Sudtirolo, ha lavorato per il Südtiroler Bildungszentrum, ha insegnato Economia aziendale e di Diritto, ha offerto consulenze tramite Economia Alto Adige (parte sociale in lingua tedesca) e ha tenuto seminari di formazione presso la Cassa Centrale Raiffeisen, la Sparkasse di Bolzano e per i segretari comunali.
Relatore presso la Scuola professionale provinciale superiore alberghiera di Meran/Merano, ha avanzato proposte per la fondazione dell’Istituto di ricerca economica presso la Camera di Commercio di Bolzano e per un ateneo congiunto per il turismo a Innsbruck e Meran/Merano (quest’ultimo, mai realizzato).
Tra le sue principali aree di insegnamento e ricerca: teoria e politica valutaria e monetaria, del mercato dei capitali, bancaria, congiunturale e del turismo, governance, analisi critiche della democrazia, UE ed euro; Europa-Union Tirol, analisi dei requisiti economici e delle conseguenze della riunificazione e/o della statualità.
Ha tenuto conferenze e brevi cattedre quale relatore ospite, tra le altre sedi, a Strasburgo, Klagenfurt, Zagabria, Taipei.
Ha collaborato con i seguenti gruppi di lavoro: “Budgetpolitik” della Commissione per le questioni economiche e sociali, dell’ÖVP, SPÖ e FPÖ, dell’OCSE (politica dei redditi, congiunturale e bancaria), della CEE (politica monetaria), dell’ECE.
Ha collaborato con l’Arbeitsgemeinschaft der Alpenstädte (Trento) ed è stato membro della commissione dei Dialoghi di Churburg/Castel Coira sull’economia.

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Un ringraziamento particolare per il contributo sugli aspetti di diritto internazionale sull’autodeterminazione va a:

A. Univ.-Prof. Dr. Sigmar Stadlmeier LL. M., A. Professor e direttore dell’Institut für Völkerrecht und internationale Beziehungen presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Johannes Kepler di Linz.

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